Trentalange e i suoi

23.05.2022 08:00 di  Claudio Nassi   vedi letture
Trentalange e i suoi

Continuo a guardare gli avvenimenti con distacco, quindi con obiettività. Per questo faccio fatica a capire cose che dovrebbero essere evidenti. Ad esempio i continui attacchi alla classe arbitrale e al VAR, dimenticando quanto avveniva in passato, il notevole passo avanti e una percentuale di errore ridotta. Nessuno avrebbe dovuto dimenticare il potere discrezionale dell'arbitro prima dell'avvento del VAR e delle difficoltà nell'accettarne la presenza, nonostante la tecnologia avesse dimostrato l'importanza per la regolarità dei campionati in altri sport. Ebbene, nonostante gli errori siano diminuiti per l'80% si è continuato a criticare, quasi agli arbitri fosse vietato sbagliare. Eppure si sapeva che sarebbe stata una stagione non facile per il rinnovo generazionale. La causa? Semplice da individuare. La presenza per dodici anni della stessa presidenza aveva causato problemi, come solo l'esercizio del potere per un quadriennio di troppo.

Ma vado oltre, perché ho visto in A, B e addirittura in C partite vere per decidere promozioni e retrocessioni. Avete notato gli arbitri che hanno diretto gli spareggi nelle varie categorie? Oppure il Tema del giorno sulla "rosea" di Alessandro Vocalelli? Scrive: "Questa Serie A, magari con limiti e le sue incertezze, merita comunque l'Oscar della serietà, della correttezza e della professionalità. Ricordate quando i bookmakers rifiutavano di quotare certe gare?". Da quanto tempo si assisteva a finali taroccati, per l'intervento di amici e di amici degli amici? Non è l'unico passo avanti fatto da un calcio che non riesce a rialzarsi, nonostante un Europeo vinto ai rigori, per una serie di considerazioni che non si vogliono prendere in esame, ma conosciute da tutti e autentiche palle al piede? Quando si spara sugli arbitri si fa senza conoscere le dinamiche di chi si impegna ogni giorno per migliorare, sapendo che gli altri faranno altrettanto e non permetteranno errori, dal momento che la lotta è senza esclusione di colpi, anche se a nessuno è permesso di attaccare dall'esterno. Troverebbe un fortino inespugnabile.

Di fronte a una serie di considerazioni dovremmo fare i complimenti a Trentalange e i suoi per aver tenuto la barra ferma, incassato in silenzio ed essere riusciti a fare un'impresa. Ricordo finali di stagione con risultati scontati e sorprese incredibili. A coloro che la pensano diversamente avrà fatto piacere vedere, come in Inghilterra, che si gioca fino al 95', talvolta al 98'. Non era ora?  

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