Il capitano

25.03.2024 09:00 di  Claudio Nassi   vedi letture
© foto di Federico De Luca
Il capitano

Fra le tante cose che ho imparato dai più bravi, una la vedo applicata raramente. Non so neppure se coloro che la mettono in pratica conoscano il motivo. La imparai da Boniperti, quando, in un momento di confidenze, raccontò un fatto accaduto. Con la Juventus in trasferta arbitrava Jonni. Se non ricordo male, i bianconeri, in vantaggio di 4-1, avevano subito due gol e Boniperti, da buon capitano, sollecitava il direttore a chiudere la gara. Fino al momento in cui l'arbitro, preso il fischietto, si avvicinò e gli disse se voleva arbitrare. Col passare degli anni l'internazionale di Macerata incontrò Boniperti e, ricordando il fatto, gli regalò il fischietto.

Da allora presi a trarre le conseguenze e, conoscendo il Presidente, non fu difficile la spiegazione. Visto che gli arbitri si muovono sulla diagonale del terreno di gioco, è semplice capire che i centrocampisti li incontrano spesso. Un calciatore intelligente non si farà sfuggire l'occasione di parlare col direttore ogni volta che capiterà. Se non è stupido, sa di non alzare mai le braccia, ma di insistere nel suggerire che l'intervento non era giusto, il cartellino giallo eccessivo, il calcio d'angolo non doveva essere fischiato, il fallo laterale invertito e così via. E' chiaro che se il capitano era un calciatore famoso, come il bianconero, e carismatico, riusciva spesso nell'intento di condizionare il fischietto, tanto più se giovane. Non decideva il risultato, ma certamente era un vantaggio.

Per chi conosce il calcio e sa quanto incidano i particolari, il passo è breve e capitano sarà sempre un centrocampista. Se anche Ferruccio Valcareggi diceva che i migliori allenatori sono gli ex centrocampisti, perché abituati a vedere meglio il gioco e leggere la partita, credo sia un altro punto a favore della scelta. Per questo non capisco quelli che affidano la fascia al più anziano, guardano la militanza o, addirittura, al portiere, come la Nazionale da Zoff a Buffon e Donnarumma. Sembra così scontato che non trova spiegazione, quasi l'arbitro fosse un corpo estraneo e non determinasse. E' chiaro che dovrebbe essere vietato ai romanisti Mancini, Cristante e Pellegrini e all'interista Barella, sempre con le braccia alzate, ma, se capisci l'importanza, sai di poter incidere non poche volte.

P.S. Dal momento che è una cosa logica, difficilmente sarà presa in considerazione, ma, se l'hanno capita a Lady Radio, non rimane che sperare in Coverciano.    

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