Tavecchio, Abete e Villar Llona

25.07.2016 13:33 di  Claudio Nassi   vedi letture
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Tavecchio, Abete e Villar Llona

Il 14 settembre verrà eletto il Presidente dell'UEFA, che, a mio avviso, non è meno importante di quello della FIFA, perché il calcio dipende da sempre dalle grandi d'Europa. Ai due candidati che si conoscevano, lo sloveno Ceferin e l'olandese Van Praag, si è aggiunto un terzo, lo spagnolo Angel Marìa Villar Llona, Vicepresidente della FIFA e dell'UEFA e Presidente delle rispettive Commissioni Arbitrali. Dal momento che non è Pagnozzi, che, dopo aver perso per un'incollatura la Presidenza del CONI, corre per la Presidenza della Lega Pro senza la certezza di essere eletto, viene da pensare che i giochi siano fatti. Avrebbe dell'incredibile se uno con i suoi titoli, la sua reputazione, da 28 anni Presidente della Federazione spagnola, abituato ad avere in mano la leva del cambio, non andasse ad occupare la poltrona che fu di Artemio Franchi, a cui alcuni lo avvicinano. E dal momento che ha buoni rapporti con tanta parte dei 54 che voteranno, se non con tutti, perché non ha mai voluto mettersi in evidenza, dimostrando di conoscere molto bene i delicati meccanismi del calcio, viene facile pensare che Ceferin e Van Praag avranno altro spazio e si faranno da parte.

Per questo mi sono stupito nel leggere la rubrica "Palazzo di vetro" di Ruggero Palombo sulla "rosea", che titolava "Tavecchio, Abete e il calcio diviso". So bene che il Presidente Federale è in ottimi rapporti con Infantino, oggi Presidente della FIFA ed ex Segretario Generale dell'UEFA, che gli aveva suggerito di appoggiare Ceferin, ma l'avvento di Villar deve far riflettere. Si scrive che l'uomo è potente ma chiacchierato per i rapporti con Blatter e che la candidatura potrebbe essere sub iudice, ma il fatto che Giancarlo Abete sia schierato con lo spagnolo chiude il cerchio. Quando mai il nostro ha sbagliato un colpo in competizione elettorale? Eppoi che cosa accadrebbe con Ceferin sul trono? Abete perderebbe nel 2017 la Vicepresidenza dell'UEFA e la Presidenza della FIGC, che oggi è certa, tornerebbe in discussione. E un Abete disarcionato non lo vedo.

Ultima considerazione, ma prima per importanza: l'unione tra Villar, Infantino, tornato a Canossa, e Beckenbauer farà fronte comune alla Infront della cinese Wanda Group, che spinge per un campionato tra i grandi clubs europei tipo NBA. Una vecchia idea a vantaggio di tv e sponsors, ma a danno dei campionati e delle nazionali. Quindi non si darà spazio al nuovo che avanza. Sarebbe un vantaggio per pochi, ma un ostacolo per la politica, che del calcio non potrà mai fare a meno.   

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