Lo scoop Guardiola

05.02.2016 15:32 di  Claudio Nassi   vedi letture
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Lo scoop Guardiola

L'ingegner Pellegrini non ne poteva più e ha costretto il Manchester City a rendere pubblica la notizia dell'ingaggio di Pep Guardiola. Doveva difendere la propria dignità e, dal momento che era "... a conoscenza da un mese - sono le sue parole - della situazione", ha pensato che "... non fosse bene alimentare voci e speculazioni". Uscito allo scoperto in prima persona, ha salvato l'immagine dicendo di aver apprezzato la correttezza della società e di aver già parlato con i calciatori, annunciando che il suo rapporto terminava il 30 giugno.

L'A.D. Soriano, catalano come Guardiola, e il D.S. Begiristain, basco, ma compagno di Pep per cinque anni al Barcellona, hanno compiuto un'operazione quanto mai delicata, perché il comunicato del City dice che i contatti con il tecnico spagnolo risalgono al 2012, quando in panchina c'era Mancini. Per evitare voci che a più riprese vedevano Pellegrini in difficoltà, in estate gli avevano prolungato di un anno il contratto, ma con una clausola che fa sorridere, perché le parti avevano la possibilità di rinunciare alla prosecuzione. Nei mesi scorsi, infatti, Begiristain aveva addirittura accompagnato la signora Cristina, moglie di Pep, a visitare il college di St. Bede's, dove andranno a scuola i tre figli: Marius, 13 anni, Maria 11 e Valentina 6.

E' logico che la notizia sia apparsa su tutti i siti del mondo, ma Lady Radio può fregiarsi di aver fatto un autentico scoop quando "Stazione di Sosta", il 7 agosto 2015, annunciava la firma del contratto: un triennale, come pretende il catalano, a cifre record. Più di uno si è chiesto se annunci anticipati non destabilizzino le squadre. Al Bayern Monaco non sono dell'avviso, per aver avuto l'esperienza di Heynckes che fece il triplete nonostante fosse stato a conoscenza dell'arrivo di Guardiola. Non a caso si sono ripetuti e, avuta la conferma che il tecnico non sarebbe rimasto, hanno annunciato Carlo Ancelotti. Conoscendo la mentalità dei calciatori avrei qualche dubbio, ma, dal momento che si parla di clubs tra i più importanti al mondo, è logico pensare che non possa venir meno il massimo impegno. Anche se fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio, perché si ha a che fare, troppo spesso, con persone stupende che vanno al di là del nulla.

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