Il problema? Capire!

05.11.2021 09:00 di  Claudio Nassi   vedi letture
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Il problema? Capire!

Avevo una rubrica su Il Giornale della Toscana e, come spesso capita, veniva voglia di dispensare suggerimenti. Al solito disattesi, ma lo sapevo in anticipo. Nell'occasione, con la Fiorentina tornata in Serie A, dopo lo spareggio sofferto col Perugia, consigliai la coppia d'attacco. Doveva essere formata, come sa bene Mario Tenerani, da Tevez e Ibrahimovic. Vent'anni il primo e stella del Boca Juniors e ventitre il secondo, già numero uno all'Ajax. La Fiorentina di Diego Della Valle acquistò per 15 milioni di euro Maresca, Miccoli e Chiellini in comproprietà dalla Juventus, le prime due libere, la terza bloccata. Ricordo che decide chi ha i soldi e, dal momento che a Torino c'era l'austerity, si doveva evitare, almeno, il controriscatto di Chiellini. Grazie alla Viola, Moggi e Giraudo, su consiglio di Capello, li trasferirono all'Ajax e arrivò Ibrahimovic. Non sono un fan della coppia che guidava il club bianconero, ma devo riconoscere l'abilità nella gestione economica e sportiva.

Viene da sorridere quando si esaltano i successi della presidenza Andrea Agnelli che, con gli scudetti, ha portato a due aumenti di capitale, pari a 700 milioni, e a una campagna acquisti difficile da ritenere tale. Ecco perché viene da stupirsi quando sento parlare di manager super. Lo sono certamente al Bayern Monaco, dove i risultati arrivano sempre e, ad eccezione di un anno chiuso a -106 milioni, con i conti in attivo. Al contrario del Real Madrid, salvato in passato dall'Amministrazione Comunale che, oltre ad acquistare, per una cifra pari ai debiti, i terreni del centro sportivo, fece dono della zona dove ricostruirlo.

O del Barcellona, il cui debito lordo in 5 stagioni è più che raddoppiato, passando da 645 a 1.482 milioni. Soldi buttati tra campagne acquisti disastrose e stipendi incredibili. Se si aggiunge che il Camp Nou cade a pezzi e sarà ristrutturato con un finanziamento di un miliardo e mezzo, sappiamo tutto sul futuro del club. Veniva da ridere quando leggevo che oltre a Braida il Barça aveva tre D.S., ognuno con un'area geografica da monitorare. Eppure è più facile lavorare nel grande club, se spendi con oculatezza, perché non hai problemi nel vendere. D'accordo, non devi sbagliare l'acquisto, che è la cosa più difficile. Infatti serve solo il super e, quando decidi, non devono esistere dubbi. Ci sarà da lavorare senza sosta e competere con i migliori, ma il ritornello è lo stesso: dovrai capire, altrimenti non c'è medicina. A vincere saranno gli altri!  

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