Il caso Juric

03.09.2021 09:00 di  Claudio Nassi   vedi letture
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Il caso Juric

Alla fine di Fiorentina - Torino ascolto la disamina dell'allenatore granata Juric. Invece di un esame approfondito della sconfitta, assisto a una reprimenda nei confronti della società, che non ha mantenuto le promesse. Come lo scorso anno a Verona, quando criticò le operazioni di un club che, al momento, riceveva solo consensi. Non riesco a capire. Se un tecnico ha un contratto triennale da 1,8 milioni netti a stagione, può permettersi di contestare il club e il Presidente Cairo? Speravo avesse capito che i panni sporchi si lavano in famiglia. Se qualcosa non andava, bastava bussare alla porta del D.S. Vagnati. Né si può sindacare il comportamento di chi prende in prestito calciatori che tornano alla casa madre migliorati. Ogni riferimento al Verona '20/'21 e a Pessina non è casuale. Se cominci il mestiere a Mantova e fai bene, come a Crotone, ma non al Genoa. Torni in auge all'Hellas fino a stipulare un contratto milionario, non è un riconoscimento al lavoro svolto? Eppoi, dopo Pobega e Pjaca, nelle ultime 48 ore di mercato non arrivano Zima, Praet e Brekalo? Peccato il Torino non possa uscire da un contratto capestro!

Quando ripeto che l'allenatore, se è bravo, deve migliorare il materiale a disposizione e non preoccuparsi di altro, se non la gestione degli uomini e i rapporti con la stampa, non vado lontano dal vero. Come quando vorrebbe decidere il mercato, ma è solo capace di prendere quelli con i quali ha lavorato, perché conoscono le sue idee e non lo tradiranno mai. D'accordo, ci sono le eccezioni, ma confermano la regola. Ecco casi di un divertente unico: ad esempio Florenzi. La Roma cerca da sempre un terzino destro, anche se ha Karsdorp, Santon e aveva Peres e non so chi. C'è pure l'ex capitano, che può giocare esterno basso, alto e a centrocampo, ma non è gradito. Domando ancora perché, se è nazionale e gioca lo scorso anno in prestito al PSG, uno dei club più importanti d'Europa. Per i giallorossi non va bene e si cede al Milan. Ha forse offeso chi non doveva? Oppure Pedro. Messo da parte dalla Roma e immediatamente sotto contratto dalla Lazio, perché uomo di Sarri. Non sono cose strane che si ripetono, come Hysaj, non più all'altezza del Napoli di Spalletti ma ottimo per la Lazio dell'ex allenatore.

Potrei continuare, ma nulla cambierebbe, perché il tecnico, se ha vinto in altre sedi, si fa forte dei risultati e vuol decidere. Non importa se a pagare sarà la società. Lui è di passaggio!    

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