Finalmente Gasperini!
Finalmente Gasperini! Uno così bravo aveva dimenticato, stranamente, la fase difensiva e a Liverpool presenta un'Atalanta abbottonata. Ai 3 difensori e ai 4 centrocampisti aggiunge Pessina e Gomez. Rimane Ilicic, una mezza punta. La sconfitta per 5-0 col Liverpool tra le mura di casa aveva costretto a ripensare e a correggere un sistema di gioco che mostrava una lacuna: la difesa. Perché giocare uno contro uno con attaccanti di primo livello era andare al macello. Così la Dea si trova a disputare la partita più bella su uno dei campi più difficili, Anfield, davanti alla squadra più temuta. Con Pessina sul play dei Reds, Wijnaldum, e Gomez, ispirato come non mai, a tutto campo, il Liverpool viene a perdere il record di 64 vittorie di fila in casa. Poi, puntualmente, cade nella partita di campionato col Verona, perché appagata. L'impresa e gli elogi hanno portato a rilassarsi, magari inconsciamente. E' umano, ma si doveva sapere che la successiva era la gara più difficile. Già non perdere sarebbe stato un successo.
Ed eccoci a Klopp, considerato uno dei migliori tecnici in circolazione, se non il migliore. L'allenatore, insegnavano i vecchi saggi, non vince le partite, può solo perderle. La vittoria per 5-0 a Bergamo faceva pensare a un avversario facile da superare. Altrimenti non ha spiegazione la formazione scesa in campo. Se porti in panchina Robertson, Fabinho, Firmino e Diogo Jota, al di là di assenze importanti, sei sicuro di vincere. La squadra non ci riesce? Hai sempre i big da far entrare per mettere le cose a posto. Invece ogni partita è una storia a sé e vinci solo quando l'arbitro fischia la fine. Se pensi diversamente, sei un superficiale. Klopp doveva sapere che avrebbe trovato una Dea col sangue agli occhi. Non merita rispetto se chiude terza in campionato e perde ai quarti di Champions col PSG, che arriverà in finale, agli ultimi 2'? Non cercherà riscatto con ogni forza? Non solo perdi 2-0, ma non vinci a Brighton, Salah polemizza per il cambio e Klopp se la prende con tutti. La superficialità paga con regolarità.
La stessa cosa stava per capitare alla Juventus, dopo il 4-1 all'andata col Ferencvaros. E' difficile preparare al ritorno una partita dominata nel gioco e nel punteggio. Infatti solo San Morata riesce a salvarla. Al 93'!
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