Al Milan lo scudetto d'estate?
In Argentina si giocano due campionati l'anno: l'apertura e il clausura. In Italia, invece, uno, che finisce a maggio e assegna lo scudetto. Ma in realtà, anche da noi, sono due, con quello dei discorsi d'estate o, se preferite, del mercato. Non so da quanti giorni l'abbia vinto il Milan che, addirittura, pare abbia il primato d'Europa con sette arrivi: Musacchio, Rodriguez, Kessie, Borini, André Silva, Calhanoglu e Conti. Credo la spesa superi cento milioni, con i tifosi impazziti, abituati da anni a ristrettezze e a discutibili acquisti a costo zero.
La domanda che alcuni si pongono è se siano tutti calciatori da Milan o se, come ha detto Zvonimir Boban, "... si tratta di buoni elementi, ma non fenomeni". Non è solo il croato a pensarlo. Si ha l'impressione che il duo Fassone-Mirabelli, D.G. e D.S., sia certo di essere sulla buona strada per riportare i rossoneri ai fasti di un tempo. Anzi, continuano a parlare di rinforzi, certi che Mr. Li sia pronto a mettere a disposizione un extra-budget. Le attenzioni, come tutti sanno, hanno nome Biglia, in cabina di regia, e Kalinic, centravanti che pare avere le caratteristiche richieste da Montella. Senza dimenticare che il primo obiettivo rimane Aubameyang, la punta del Borussia Dortmund che il D.S. Zorc continua a tenere sul mercato nella speranza di cederlo, a cifre folli, al Tianjin di Fabio Cannavaro, quarto a un punto da quel terzo posto che vale la Champions asiatica. Per non farsi mancare nulla si è, inoltre, provveduto all'acquisto del 17enne polacco Borgiel per la Primavera di Gattuso. Si è pensato poi a vendere Kucka ai turchi del Trabzonspor e a liberare uno spogliatoio troppo numeroso, cercando di far rientrare in prestito al River Plate Vangioni e Ely all'Alaves, in attesa del ritorno di Bertolacci al Genoa, dove potrà giocare con continuità.
Se penso che tutto questo ha portato a Milanello, al raduno della squadra, quasi 5.000 tifosi, ho la conferma che sarà difficile strappare ai rossoneri lo scudetto d'estate. Ma che cosa si doveva fare? Forse sarebbe stato più opportuno muoversi con i piedi di piombo e acquistare calciatori da Milan, quindi più forti. Non credo fosse tutto da rifare. Sicuramente il centrocampo era da reinventare, come l'attacco pretendeva un salto di qualità, poi non era male fare attenzione. Infine Donnarumma. Si è detto quasi tutto, ma, forse, dopo essere tornati in possesso della firma, si poteva agire in modo diverso con gli artefici di un'operazione che ha fatto un danno all'immagine del club difficilmente quantificabile.
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