Makkelie e la Juventus

09.11.2020 09:00 di  Claudio Nassi   vedi letture
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Makkelie e la Juventus

Ricordo un'intervista molto dura di Andrea Agnelli, dopo una battuta d'arresto della Juventus in Champions, nei confronti dell'allora designatore Collina. Contestava il fatto che le squadre italiane venivano penalizzate dal momento che, nel caso avessero avuto vantaggi, sarebbe stato tacciato di parzialità. Immediate le dimissioni di Collina. Sperava non venissero accettate dal Presidente UEFA Ceferin, ma, nel caso le cose non fossero andate come desiderava, era pronto il piano B. Rimaneva capo degli arbitri della FIFA e suggeriva come sostituto lo scozzese Dallas. Inascoltato, la scelta cadde su Rosetti. Se è vero che gli sloveni non ci amano, Ceferin aveva preparato il piatto ad Agnelli: non solo un italiano, ma per di più torinese.

La premessa per alcune spiegazioni. Quando sento dire che l'arbitro non conta e che in Premier League non viene neppure nominato, mi sembra di sognare. Se nella autobiografia di Webb si legge che i migliori amici erano Ferguson e Mourinho e che quest'ultimo lo invitava a passare, ospite, con la famiglia, le vacanze in un albergo a 5 stelle in Portogallo, dimostra l'importanza. Eppoi sottovalutare chi ha il potere di condannare, cartellino rosso, dare la condizionale, giallo, o soprassedere, quindi assolvere, mi pare un errore, se un'ammonizione può decidere la partita.

Detto questo, ci sono società che hanno in mano la leva del cambio: in ordine d'importanza Real Madrid, Bayern Monaco e Barcellona. Quindi se si gioca Juventus - Barcellona l'attenzione deve essere massima. E la designazione Makkelie non è gradita. In casa ho uno dei più bravi, che significa garanzia per gli ospiti. Ad abundantiam, inoltre, l'allenatore del Barça è Ronald Koeman, gloria del calcio orange e certamente amico della terna, al di là che parlano la stessa lingua. Il caso vuole che si annullino 3 gol a Morata per centimetri, tanto da far dire a un amico che dal VAR ripetevano: "Makkelie, mi raccomando, chiama". Volete conferme? Nel turno successivo il Bayern va a Salisburgo. Chi arbitra? Makkelie. Esce di nuovo perché Neuer e soci pretendono certezze.

Nella stessa giornata l'Inter è a Madrid. Chi dirige il Real? Turpin. Se i blancos non avessero già vantaggi, quanti francesi ci sono con Zidane? Benzema, Varane e Mendy. Oltre a parlare la stessa lingua, quante volte si saranno trovati a premiazioni? Quale meraviglia se Turpin non vede il fallo di Mendy su Hakimi e lo spinge prima che calci il pallone all'indietro in modo incomprensibile? L'assistente, a due passi, non segnala l'irregolarità e Benzema dice 1-0. Ho telefonato alla Nazione dicendo di non dimenticare il nome dell'arbitro. E' troppo importante!  

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