Lo scudetto
E' inutile girare attorno alle dichiarazioni di circostanza: Inter e Juventus lotteranno per lo scudetto. Molti dicono che i bianconeri hanno il vantaggio di non disputare le coppe e la possibilità di lavorare durante la settimana. Può darsi abbia ragione chi pensa che tre partite in sette giorni con una squadra di Champions creino problemi, soprattutto per il dispendio di energie nervose. Una minoranza non è d'accordo. Ritiene che tutti vorrebbero essere in campo. Per chi pensa che tre partite alla settimana si possano disputare, il problema non si pone.
Sono tra questi e, detto che l'Inter rimane la squadra più forte, assegno alla Juventus un vantaggio per la rosa. Senza Fagioli e Pogba per i ben noti problemi, rimangono 24 calciatori. 3 sono i portieri: Szczesny, il titolare, Perin, la riserva, e Pinsoglio, con precise gerarchie. Dai 21 escono Huijsen e Kean, ceduti in prestito a Roma e Atletico Madrid. Rimangono 19, con 5 provenienti dal settore giovanile: Cambiaso, Iling, Miretti, Nicolussi Caviglia e Yildiz e non creeranno problemi. Siamo a 14 e, con le squalifiche e gli infortuni, Allegri, al di là delle indubbie capacità, non avrà problemi a mettere in campo l'undici, con le cinque sostituzioni pronte in panchina.
Se qualcuno pensasse che sia poca cosa la gestione degli uomini, commetterebbe un errore. Non aver acquistato il centrocampista da molti atteso è ulteriore conferma. L'equilibrio non doveva essere alterato, a meno che non fosse arrivato un crac. La conoscenza perfetta degli uomini, oltre quella delle mogli e le compagne, farà il resto. Chi pensava che far entrare nello spogliatoio anche uno sarebbe stato semplice, avrebbe sbagliato, anche se Djalo è l'eccezione che conferma la regola. Seppoi torniamo al turnover, ricordo che coloro che riposano non gradiscono e, dal momento che la carne è debole e, come voleva Boskov: "Testa di calciatore buona per portare cappello", lascio a voi le conclusioni e a quelli che credono alla professionalità, propria di una minoranza. Infine non incideranno gli scontri diretti, ma, come diceva Bearzot, le partite che fanno dormire la sera prima. Le più difficili!
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