Il teatrino

20.09.2018 12:02 di Claudio Nassi   vedi letture
Il teatrino

Diceva Honoré de Balzac: "Le leggi sono grandi ragnatele attraverso le quali passano le mosche grandi e vengono prese le piccole". Il riferimento a quanto avvenuto nel calcio non è casuale. Non aver espresso il Presidente della FIGC il 29 gennaio ha causato danni che il commissariamento ha acuito. Oggi, dopo infinite dispute tra CONI e Federali, si spera che il 22 ottobre arrivi l'elezione di colui che dovrà guidare la FIGC e rimettere a posto un'infinità di cocci. Nel frattempo si assiste all'incredibile. Addirittura a un comunicato ufficiale del Presidente del Collegio di Garanzia del CONI, l'ex Ministro degli Esteri Frattini, che spiega come si è giunti a respingere i ricorsi delle società che chiedevano la riammissione alla Serie B. Eppure Lambert ripeteva: "Non si può sempre dire ciò che si pensa, ma si deve sempre pensare a ciò che si dice". Ebbene, invece di evitare spiegazioni, Frattini illustra con dovizia di particolari l'esito delle votazioni e la sconfitta per 3-2. Anticipa le motivazioni che portano al pronunciamento e aggiunge che, per la prima volta nella carriera di giudice, lamenta una spaccatura nel Collegio, con il Presidente a votare contro. Se ne dispiace, ma non si dimette. "Lasciare - dice - è un'altra questione".

Oltre a non trovare accordo sul nominativo del Presidente Federale, si deve ancora una volta accorgersi di quanto sia indispensabile la riforma della giustizia sportiva. I giudici anche in passato erano scelti tra gli amici, ma non si assisteva a simili scenari. A dimostrazione che chi guidava l'azienda raramente sbagliava o, nella peggiore delle ipotesi, si permetteva errori veniali. Il caso Chievo certamente non si sarebbe verificato, né le esternazioni di Frattini. Men che meno un avvio della B e della C che fa ridere il mondo. Frattini, 48 ore dopo che il TAR del Lazio accoglie il ricorso di Pro Vercelli e Ternana, convoca anche Siena, Catania e Novara, le cinque società ricorrenti, per stabilire le tre ripescate.

L'improvvisa proposta lascia di sale, anche se ricuce un errore evidente. Ma, poiché il teatrino continua, il Presidente della Serie C, Gravina, invita la Viterbese ad attendere l'esito del ricorso. Il suo Presidente, Camilli, aveva contestato il calendario, che lo vedeva nel Girone C, con trasferte anche di 1.240 km. Si spera di accontentarlo e, magari, lasciare solo l'altra laziale, Rieti, nelle difficoltà. Ma non basta, perché il Commissario della FIGC Fabbricini fa ricorso al TAR e il ritorno dell'Entella fa dire al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo sport, Giorgetti: "Risolvete il problema o farò un provvedimento d'urgenza".   

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