E' vietato dormire!

13.04.2018 14:56 di Claudio Nassi   vedi letture
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
E' vietato dormire!

Uno dei migliori arbitri internazionali di un passato non lontano esemplificava con tre sostantivi il compito di chi fischia: individuazione, valutazione e segnalazione dei falli. Aggiungeva poi: "Negli ultimi 5', in area di rigore, si debbono fischiare solo quelli più che evidenti". Ho sempre avuto un debole per i direttori capaci di controllare la gara. E la scuola italiana, nonostante le critiche, non è seconda ad alcuna. Solo quella spagnola, che discende da Ortiz de Mendìbil e Gardeazabal, può stare alla pari. Quindi sottovalutare il fischietto di turno è grave errore.

La premessa per arrivare al rigore che al 97' elimina la Juventus dalla Champions League, perché ha fatto parlare tanto, al di là delle dichiarazioni di Andrea Agnelli e Buffon. Non mi soffermo sul fallo in questione, anche se non rientra tra quelli più che evidenti. So che il potere discrezionale dell'arbitro è tale da far pendere dove vuole il piatto della bilancia. Per questo non riesco a spiegare le parole del post partita di dirigenti e calciatori, che sono a uso e consumo dei tifosi e lasciano il tempo che trovano. Anzi, dimostrano che non hai peso politico e di aver dimenticato che la dote più importante del calcio è saper incassare in silenzio e far valere le proprie ragioni nelle sedi deputate, perché solo così saranno accettate e tenute presenti, conoscendone le cause. Non solo. Si acquisterà la stima e la considerazione da parte degli organi competenti che, scoperti, sanno di aver trovato una controparte in grado di controllare.

Detto questo, se si scende nel particolare la Juventus aveva avuto tre designazioni tutt'altro che favorevoli: il tedesco Brych, in casa col Tottenham, il polacco Marciniak al ritorno e il turco Cakir allo "Juventus Stadium" col Real. Se tre indizi fanno una prova, Oliver non doveva essere al Bernabeu. Puntualmente quella che era stata un'impresa sul piano tecnico-tattico veniva annullata da una decisione di un modesto inglese trentatreenne. Se si sapeva prima, provvedere era il minimo. Ma si era dimenticato come il Real aveva battuto il Bayern Monaco lo scorso anno, facendo piangere Ancelotti, e vinto la decima Champions con l'Atletico Madrid grazie all'olandese Kuipers che, tirando il recupero con l'elastico, permetteva a Sergio Ramos di segnare al 96', per vincere poi 4-1 ai supplementari? Alle corte: prendi le contromisure col Real Madrid o non hai strada.

Infine non ci si può esimere dal fare i complimenti alla Roma. Superare il Barcellona, nonostante l'olandese Makkelie al Camp Nou e il francese Turpin all'Olimpico, ha dell'incredibile e per una volta ha trionfato lo sport.  

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